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GAZZETTA GIALLOROSSA. Jacopo Volpi: “Questa Roma è il fallimento di un’idea”

Jacopo Volpi

Nel punto più basso della stagione giallorossa, il vice direttore di Raisport Jacopo Volpi, è intervenuto ai microfoni di RadioIes per esprimere un giudizio sull’operato della dirigenza e dell’allenatore giallorosso. Queste le sue dichiarazioni:

A questo punto della stagione, si può continuare a parlare di progetto?

“Si puo continuare a parlare di progetto, ma fino ad adesso non ha fatto vedere alcun risultato positivo. Tale progetto doveva sbocciare molti mesi prima almeno nelle cose semplici come una struttura di gioco o vincere con delle squadre di pari livello o inferiori. Queste cose non ci sono state e non ci sono. Secondo me c’è una grande confusione e non sappiamo se Luis Enrique sia l’uomo giusto per fare qualcosa di diverso nel mondo del calcio”.

Alla fine ci sarà il cambio di panchina?

“Non lo so. Saranno molto importanti le ultime partite di campionato, perché per i suoi obiettivi ha decisamente fallito, come ha fallito in campionato. Lo sbaglio è credere in un allenatore che ha dimostrato grande presunzione e poca volontà nel cambiamento”.

Giudizio sul campionato dei giallorossi?

“Stiamo assistendo ad un campionato abbastanza mediocre. Se la Roma avesse dei giocatori che giocano bene starebbe a lottare con Lazio e Udinese. Non si chiede di lottare con Milan e Juventus, ma di lottare con le pari grado e di vedere un gioco concreto: la Roma non tira in porta. Il problema non deve essere dire a De Rossi di arrivare puntuale o dire a Osvaldo di non dare uno schiaffo a Lamela. Chi conosce lo sport sa che la Roma non sta giocando un buon calcio, e che fa il possesso palla perchè sono gli avversari ad imporlo ai giallorossi. Questo è il fallimento di una idea”.

Chi criticava la vecchia società, perchè non sta criticando quella nuova?

“Chi ha avuto grande livore con la vecchia presidenza deve fare i conti con la propria memoria, perché la vecchia presidenza ha fatto delle cose brutte nella sua fase finale, ma ha fatto anche delle grandi cose negli anni precedenti. Il popolo romanista è un popolo meraviglioso, che sogna grandi campioni e sogna di vincere un derby combattendo con grinta e deteminazione, ma che non puo essere preso in giro. È una squadra che ha molto parlato e poco giocato”.

Punterebbe ancora su Luis Enrique?

“No, non punterei su Luis Enrique, perchè ha dimostrato di non migliorare ed è molto piccato quando gli vengono fatte domande più che lecite. Io credo che se lui avesse fatto un grande bagno di umiltà e la società gli avesse intimato di cambiare rotta, le cose sarebbero andate meglio. Tutti continuano con grande presunzione Baldini in primis. Il Direttore Generale sa di aver fallito”.

Rimpiange Montella?

“Montella è un grande rimpianto, ha fatto una grande esperienza con la Roma ed è un uomo che avrei visto volentieri sulla panchina giallorossa. Sta facendo una grande lavoro a Catania con gli uomini che ha”.

Avrebbe riportato Zeman a Roma?

“Zeman non è mai una minestra riscaldata. Il boemo corre gli stessi rischi in fase di non possesso, ma costruisce 7-8 palle da gol, mettendo gli uomini con determinate caratteristiche al posto giusto. Zeman è un uomo di grande cultura calcistica e non solo, non esiste nemmeno il paragone”.

 

Fonte: La città nel pallone, RadioIes

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