(A.Ghiacci) – L’appuntamento, fissato soltanto un’ora prima, è nello studio dei Parioli, quello che da anni è il quartier generale dal quale controlla tutti gli affari e le attività imprenditoriali di famiglia. Il tempo e il tragitto che mancano li viviamo in maniera frenetica, perché dall’incontro potrebbe emergere di tutto. Il tema è noto: si parla di un possibile ingresso di Edoardo Longarini nella Roma, in qualità di acquirente di una percentuale delle azioni di proprietà di Unicredit. […]. E subito la smentita rispetto alla voce che circola in queste ore nella Capitale: «La Roma? No, non sono affatto interessato» . Le piste da seguire sono principalmente due: la voglia di provare a prendere il club giallorosso, manifestata con un’offerta non vincolante ai tempi in cui la società era in vendita, e i contatti con Unicredit, che ha voglia di accelerare il processo di dismissione di parte del suo 40% (del 78% posseduto insieme con la cordata americana). Il no è definitivo? «Noi nello sport vogliamo investire, ma abbiamo già in essere altre situazioni» . Quindi? No confermato, almeno per il momento: «Perché tutti gli sforzi temporali e finanziari, miei e della mia famiglia, sono veicolati solo ed unicamente a valorizzare la Ternana,società che stiamo cercando di riportare a competere sul palcoscenico che merita» . Il club umbro è in testa al girone A di prima divisione della Lega Pro, si gioca la promozione in serie B con sette punti di vantaggio a sei giornate dal termine.
CONTATTI – Il nodo da sciogliere riguarda i contatti tra Longarini e Unicredit. Si è parlato della Roma? E se sì chi si è mosso verso l’altra parte? «Certo che abbiamo rapporti con Unicredit, noi siamo imprenditori e loro il primo istituto bancario italiano, impensabile non avere alcun tipo di relazione. Ma la Roma non rientra nei nostri piani» . Oggi Longarini, dopo anni di battaglie, è più sereno. A 80 anni, partito da situazione umilissima, ha dovuto superare tanti ostacoli. Alla fine però ha risolto quasi tutti i suoi problemi. I suoi interessi spaziano dall’immobiliare fino ai cantieri navali e allo sport. «Con la Ternana abbiamo avuto un percorso non facile, ma ora siamo pronti a tornare in alto con un club sano, che a differenza di tanti altri non ha avuto alcuna penalizzazione. All’epoca del nostro arrivo la situazione non era affatto semplice, c’è voluto un grande lavoro. E oggi gli accertamenti della Covisoc non rilevano mai inadempienze» . Longarini è ormai un appassionato del rossoverde: «Il mio cuore è lì, a una piazza passionale, a una società che si ritrova un buon parco giocatori, una formazione Berretti che ha vinto il campionato con tre giornate di anticipo. Una società modello insomma, finanziariamente sana.Per questo adesso non posso e non voglio pensare alla Roma» .
CENTRO – E inerente all’impegno sportivo dei Longarini è certamente la proprietà del centro sportivo La Borghesiana, curata, dall’acquisto al rinnovamento fino alla piena efficienza, dai figli. Anche La Borghesiana è stata al centro del tema-Roma, perché il club giallorosso potrebbe essere interessato a una struttura all’avanguardia, oggi primo centro con settore giovanile del centro-sud Italia, riconosciuto a livello mondiale, casa di diverse nazionali, non solo azzurre, da almeno venticinque anni. Un asset immobiliare di 17 ettari che potrebbe essere messo sul tavolo nel momento in cui si dovesse concretizzare la possibilità di un ingresso nella Roma. Nei prossimi due mesi, entro il 31 di maggio, è previsto l’aumento di capitale del club giallorosso. Un passaggio in cui Unicredit, nell’impegno della sua quota, spera di poter essere accompagnata da nuovi investitori: una speranza, non una necessità. E a casa Longarini gli affari sono pane quotidiano: «Ma ad oggi non c’è assolutamente nulla di concreto» . I tempi di attesa, eventualmente, non saranno lunghi. Anche se Unicredit lascia trapelare che «non risultano trattative in corso sulla As Roma» . […]