(F. Balzani) – «De Rossi è uno tra i più forti centrocampisti del mondo, sicuramente il migliore in Italia negli ultimi anni». Il rinnovo a vita, l’imbattibilità sul campo e ora anche l’investitura ufficiale di Capello che, ieri, ha presieduto la giuria del premio Bulgarelli (De Rossi è arrivato terzo alle spalle di Xavi e Schweinsteiger). Il 2012 non poteva cominciare meglio per De Rossi. Il suo volto è quello della Roma che non perde mai, della Roma da Champions. Dal primo gennaio con il centrocampista azzurro in campo, infatti, la squadra di Luis Enrique ha collezionato 10 punti su 12 disponibili. Meno della metà (quattro) quelli racimolati senza De Rossi.
Assenze dovute a problemi muscolari (superati) e squalifiche che hanno pesato anche sul bilancio delle reti subite dai giallorossi: con De Rossi davanti alla difesa in due mesi Stekelenburg è stato trafitto solo una volta (da Legrottaglie a Catania) mentre sono ben 10 le reti subite in 5 partite senza Capitan Futuro. A guardare questi numeri a Trigoria tirano un sospiro di sollievo pensando alla recente firma di Daniele, che ha deciso di restare per altre 5 stagioni nonostante le offerte faraoniche provenienti da Russia, Spagna e Inghilterra. E per festeggiare il rinnovo la scorsa settimana De Rossi ha deciso di invitare a cena Totti in un noto ristorante di Campo de’ fiori. Oltre a brindare per la firma i «due capitani» si sono fatti una promessa: superare la Lazio e arrivare in Champions. «Non siamo inferiori a chi ci è sopra», ha dichiarato De Rossi. Parole che hanno scosso l’ambiente a pochi giorni dal derby. Prima Sabatini, poi Baldini hanno fatto eco al grido di battaglia del vice-capitano e ora anche Luis Enrique si sbilancia: «Se lo dice De Rossi dobbiamo crederci»