IL MIGLIORE E IL PEGGIORE. Non si ferma più Fabio “London” Borini. Sottotono ancora Josè Angel

Fabio Borini

Una bella Roma quella scesa in campo all’Olimpico contro l’Inter dell’ex Ranieri. Totti e compagni per la terza volta in tre stagioni rispediscono in Lombardia i nerazzurri senza nemmeno un punto in tasca, ridimensionando di molto le ambizioni Champions League della banda Moratti. Ottima invece la prova del gruppo allestito e mandato in campo dal sempre più collaudato Luis Enrique, abile e capace di costruire un gioco fatto sempre più di possesso palla, ma anche di verticalizzazioni (due dei tre gol giallorossi sono arrivati da lanci in verticale). Pjanic, Gago e De Rossi, impossibile stabilire chi dei tre abbia giocato meglio, costituiscono un centrocampo da “Tetto d’ Europa” e offrono sostanza e qualità al tempo stesso; Juan ed Heinze, la vera coppia titolare, non sbaglia  un colpo contro un apatico ed sterile attacco interista. Ma a brillare, ancora una volta, e’ la modesta stella di Fabio Borini, cinque gol in undici partite di campionato, sempre più titolare a discapito di un Bojan, ritrovato si ma sempre più “panchinaro” di lusso. Una bella Roma tutto sommato capace di cancellare in venti minuti la figuraccia rimediata a Cagliari e di restituire un sorriso e qualche speranza in più ai suoi tifosi, anche ieri numerosi e calorosi  nonostante il grande freddo.

IL MIGLIORE:

Difficile stabilire un migliore in campo quando si vince così bene e in questo modo.Il gruppo di Luis Enrique e’ compatto, cinico e soprattutto bello da vedere: una Roma così andrebbe ammirata ogni domenica. Quando trova la giusta alchimia, questo gruppo di ragazzotti, sarebbe in grado di far male a chiunque. Si contendono, comunque, per questa bella e rotonda vittoria contro l’Inter dello spaesato e confuso Ranieri, la palma del migliore in campo la sorpresa Fabio “London” Borini e il veterano di soli 25 anni Fernando Gago: arrivato quasi per caso il primo, pedina fondamentale dello scacchiere il secondo. Ma andiamo per gradi: non può passare inosservata la prova dell’ex Chelsea, autore di una grande partita e di una doppietta da bomber di razza degna del miglior Didier Drogba. Luis Enrique non può non apprezzate la determinazione e la tenacia che il buon Fabio offre quando scende in campo: per ottanta  minuti l’azzurrino corre, spintona, pressa e soprattutto realizza una doppietta che affonda l’Inter. Ma come dicevamo lo scettro per questa domenica Borini dovrà dividerselo con l’ex merengues Gago; il numero 19 romanista offre al tempo stesso quantità e tecnica sopraffina, coadiuvata da una grande visone di gioco. Giocatori di questo calibro rendono le squadre grandi e vittoriose: con Pjanic e De Rossi va a formare una diga attraverso la quale gli spaesati Palombo, Cambiasso prima, e Poli poi, difficilmente sono riusciti a passare e trovare spazio. ANDALE ROMA ANDALE

IL PEGGIORE:

Ancora una volta la casella del peggiore in campo spetta a Jose’ Angel Valdes.  Arrivato in estate con le stigmate del futuro campione e con il benestare del tecnico, non e’ stato in grado in questi mesi romani di mettere in luce le sue qualità. L’impegno c’è ma manca la determinazione che un calciatore da serie A dovrebbe avere: se giocasse come posta i suoi messaggi su Twitter sarebbe un fenomeno. Troppo poco ancora  quello che l’ex Gijon ha fatto vedere finora; al suo sbarco nella capitale qualcuno l’aveva addirittura etichettato come il nuovo terzino della nazionale spagnola, un giudizio forse un po’ troppo affrettato per un calciatore con al suo attivo solo 50 partite nella Liga spagnola. El Cote deve ancora lavorare, lavorare e lavorare per dimostrare di poter dare qualcosa a questa Roma: contro l’Inter la sua fortuna e’stata trovarsi di fronte un Maicon lontano parente di quello che aveva vinto tutto con la casacca nerazzurra. SPEEDY GONZALES ADDORMENTATO

A cura di Nicolo’ Ballarin

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