IL MESSAGGERO. Roma, non c’è Totti ma non facciamo scherzi

Francesco Totti

(P. LIGUORI) –Atalanta-Roma è una partita decisiva per il campionato giallorosso. Per una serie di motivi. Ancora una volta ci troviamo a Bergamo, su un terreno ostico, a giocare una sfida-chiave per il futuro. È decisiva prima di tutto perché l’allenatore della Roma ha parlato spesso di un difetto di continuità come se stesse parlando di un’altra squadra, non della sua. E invece c’è molto di Luis Enrique nell’alternanza di risultati.

C ’è la sua determinazione assoluta a tenere la squadra sempre alta, perfino senza De Rossi, con totale disinteresse alle contromisure degli avversari. Che si infilano negli spazi e travolgono la linea difensiva. È decisivo capire se Luis Enrique accetta lezioni. Perché se, come temo, non accetta insegnamenti, oggi con Colantuono rischia altri schiaffi. Sogno di sbagliare, ma la partita è decisiva anche per altro.

Intanto manca Totti, che ha naturale predisposizione a verticalizzate.Senza il capitano l’allenatore chiederà di fare lo stesso gioco agli altri, oppure ci sfinirà di possesso-palla? Infine, oggi è decisivo un problema di classifica.Finalmente la Roma si è data un obbiettivo, il terzo posto. Lì si riesce o si fallisce e, in quest’ottica, la gara di oggi si deve leggere in accoppiata con il derby della prossima settimana. Due vittorie sono la rincorsa giusta per la Champions.Una sconfitta oggi, anche seguita da un bellissimo derby, non ci farebbe uscire dall’altalena dei risultati. In breve, oggi bisogna vincere e per riuscirci ci vuole la Roma di Napoli e Bologna.

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