ESCLUSIONE DE ROSSI. Baldini spiega il motivo dell’esclusione (AUDIO!)

Sky Sport 24

Dopo la sconfitta pesante subita in casa dell’Atalanta, il Ds giallorosso Franco Baldini dice la sua anche sull’esclusione di Daniele De Rossi, in tervistato da SkySport

Niente gioco, tanto nervosismo

Abbiamo regalato 25 minuti all’avversario. Pesante sconfitta e pesanti l’espulsione di Osvaldo e l’ammonizione di Gago

L’esclusione per motivi disciplinari di De Rossi

E’ arrivato tardi alla riunione tecnica. Questo è un dazio da pagare. Abbiamo delle regole e vanno rispettate, chiunque sia a non rispettarle. Anche se il dazio da pagare è altro noi avalliamo la scelta del tecnico

Non l’ha presa bene De Rossi?

Verissimo non l’ha presa bene. La decisione lo penalizza ma ha accettato con serenità

E’ una regola da voi imposta, quando giocavamo noi si pagava una multa! Che senso ha non schierarlo?

Comprendo che sia difficile da capire. Nello spogliatoio ci sono delle regole e vanno rispettate. Il tecnico non transige su certi comportamenti. Per il nostro allenatore non ha mai come priorità la convenienza del momento ma il bene del gruppo nel lungo termine. Ora ne paghiamo le conseguenze ma a lungo ne trarremo i frutti.

Attenzione alle rigidità, bisognerebbe essere elastici.

E’ vero puo’ essere pericoloso. Fa ancora più male quando ad essere sanzionato è un giocatore preciso e professionale come Daniele. Ma ribadisco le regole sono poche e vanno sempre rispettate da tutti.

Forse non è l’ambiente ideale per mettere la convenienza al di sopra dei principi.

Se Roma è un ambiente più o meno adatto è solo un particolare. Noi siamo convinti delle nostre scelte.

 

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Baldini a Mediaset

L’esclusione di De Rossi?

“Daniele ha avuto un ritardo alla riunione tecnica e l’allenatore ha pensato non fosse pronto per giocare, quello che dispiace è che a incappare è stato un giocatore esemplare e che di solito detta le regole di comportamento, ma se dalle poche regole che abbiamo si deroga se ne pagano le conseguenze”.

Un po’ di flessibilità per certi giocatori? E’ pericoloso il discorso di fare eccezione ai giocatori simbolo. Se decide l’allenatore?

“Sì, ma noi avalliamo, queste regole sono due-tre.”

Se ho parlato con De Rossi?

“Ovviamente non era felice quando ci ho parlato, però ha compreso e accettato la decisione”.

Se ha cercato di motivare il ritardo? 

“Non conosco i particolari”.

Se Luis Enrique ci ha comunicato la decisione dopo che l’aveva presa? 

“Dopo che siamo arrivati al campo, Luis era particolarmente scosso, si vedeva che era scuro in volto e non escludo che abbia preso la decisione mentre venivamo dall’albergo al campo. Aveva un tormento durante il tragitto”.

Il fatto che De Rossi aveva elogiato Luis Enrique può condizionare il rapporto?

“Mi sento di escluderlo per la stima reciproca che nutrono, sono convinto che non inciderà”.

I 31 gol presi sono un problema?

“E’ vero, specialmente fuori casa, oggi credo però che la squadra abbia risentito nei primi minuti di questa decisione, e l’allenatore sapeva che avremmo potuto pagar dazio per questa cosa”.

Provvedimenti per quei giocatori che perdono le staffe?

Saranno adottate delle conseguenze ai comportamenti dei giocatori, l’avevo definita una squadra bambina, e lo è. Quando le partite sembrano prendere una certa piega bisogna avere comunque un atteggiamento propositivo, ora mettiamo un punto convinti che domenica possiamo ripartire”.

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