IL CORRIERE DELLA SERA. La Roma rallenta, occasione persa

Totti e Di Vaio

(G.Piacentini)«È stata un’occasione persa». Alla fine del brutto pareggio con il Bologna, Luis Enrique per la prima volta da quando siede sulla panchina della Roma ammette – non lo aveva mai fatto – di guardare la classifica.«Alla luce dei risultati delle squadre che ci precedono in classifica è un peccato non aver vinto contro il Bologna. Da questo punto di vista dobbiamo migliorare. Il terzo posto? C’è tempo, siamo appena alla prima giornata di ritorno. Spero che non diventi una stagione anonima. Lo vedremo».
A Bologna nella gara di andata, era il 21 dicembre, si è vista la migliore Roma della stagione, ieri pomeriggio è stata una squadra completamente diversa. «È stata una partita tosta dall’inizio, difficile per il grande pressing del Bologna. Il primo tempo è stato molto difficile per noi, nel secondo è stato diverso: la partita era aperta per entrambe le squadre e poteva finire con ogni risultato. Questo è il panorama che vedremo all’Olimpico: la squadra che si chiude e aspetta la ripartenze, con questo tipo di difesa non è mai facile. La prima cosa da migliorare? La precisione in zona gol».
Alla vigilia aveva predetto una doppietta di Erik Lamela, risultato invece tra i peggiori in campo. Lucho se la cava con una battuta. «Come indovino non guadagnerò soldi… Non credo che la sua prestazione sia stata condizionata dalle polemiche che ci sono state durante la settimana. Per crescere bisogna saper convivere anche con la pressione che c’è intorno alla squadra. Quando c’è un pareggio come questo non si può parlare dei singoli, le squadre si costruiscono così, sapendo di dover soffrire. Io faccio un discorso di squadra, dobbiamo migliorare tutti, me compreso. Dal punto di vista atletico ho visto bene la squadra, nel secondo tempo siamo cresciuti».
Pjanic è uscito nel momento migliore suo e della squadra. «È uscito perché ha preso un colpo e non ce la faceva a continuare. Era senza dubbio l’uomo che si stava inserendo meglio. Ma se ti dice che non può giocare facciamo una sostituzione ed entra un altro. Stekelenburg? Lo abbiamo preso perché sapevamo il suo valore. Sta facendo il suo dovere, avere un portiere di qualità diventa sempre una garanzia».

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