IL MESSAGGERO. Totti: “Una vittoria che voglio dedicare a Luis Enrique”

Francesco Totti

Continua dal 22 maggio (Roma-Samp, ultima dello scorso campionato) il digiuno dal gol, il conto è fermo in serie A a quota 207 ma le prestazioni tornano ad esserepiù o menoquelle di un tempo. Francesco Totti ritrova il sorriso e i buoni propositi, dopo le dichiarazioni che hanno fatto pensare a una fuga imminente dalla capitale. Ilcapitano giocadaregista avanzato, da finto centravanti, non segna ma fa segnare.
Usa la qualità di sempre, pur senza la prepotenza fisica di un tempo, vista l’età e i mille acciacchi patiti durante la lunga carriera. La Roma torna a vincere,lo fa a Napoli e anche nel segno di Totti, che dedica il successo al suo allenatore. Il capitano sfodera la prestazione, dispensa assist in campo e parole dolci a fine gara.
«Dobbiamo fare punti», aveva detto Francesco prima del match contro il Napoli. I punti sono arrivati, addirittura tre. La vittoria è, come detto, con dedica speciale. «A Luis Enrique. Vuole fare bella figura, e noi ci teniamo a farla fare a lui. Siamo un grande gruppo, davvero». I giallorossi al San Paolo, bella figura, l’hanno fatta ve- ramente. «È stata una grande Roma, abbiamo dimostrato di essere competitivi, dando un seguito alla prestazione con la Juve. Dobbiamo giocare sempre così. Luis si è italianizzato?
No, noi cerchiamo sempre di fare ciò che ci chiede, poi è normale che se una squadra ci attacca, ci copriamoeripartitamoincontropiede.
Abbiamo fatto meno pos- sesso palla e cercato di più la. Ma alla fine la partita la facciamo sempre noi. E contro il Napoli è successo questto».
Quattro punti in due partite, merito solo della vecchia guardia? «Io penso che questa Roma debba essere un mix tra giovani e anziani. Possiamo coesistere insieme.
La differenza l’hanno fatta il carattere e la voglia di tornare protagonisti. Continuando a giocare così, la Roma può competere con tutti». Il Napoli in casa è molto forte,difficilmentelasciapunti agli avversari, per questo la vittoria ha una grande importanza.
«Si, secondo me è la svolta della stagione. Anche perchè fare tre gol al Napoli non è facile. Abbiamo dimostrato di essere una grande squadra».

E le grandi squadre si beccano sempre sonori fischisu ognicampo. Stavolta è capitato a Totti, quando Luis Enrique lo ha richiamato in panchina nel finale di gara.
«Stavolta giocavamo fuoric asa, è normale riceverli, doveroso accettarli.Ma siamo usciti con i tre punti, questa è la cosa più importante. E poi se fischiano, è il segnale che faccio ancora paura».
Di fischi ne riceverà ben pochi all’Olimpico e ci saranno sempre meno tifosi che lo contesteranno. «Il feeling con loro c’è sempre stato, quello di cui ho parlato l’altra sera era solo un episodio, ma l’ho messo subito alle spalle. La Roma è il mio futuro e io ci sarò sempre». Più chiaro di così.

 

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