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PAGELLE NAPOLI – ROMA. De Rossi monumentale. Sulle fasce si soffre

Pagelle

NAPOLI:

De Sanctis 5; Campagnaro 5 (Dal 32’ s.t. Dossena 6), P.Cannavaro 6, Aronica 5,5; Maggio 6, Gargano 5 (Dal 20’ s.t. Mascara 5), Inler 5,5, Zuniga 6,5; Hamsik 6, Cavani 5,5, Lavezzi 5 (Dal 13’ s.t. Pandev 5,5).

All. Mazzarri 6

ROMA:

Stekelenburg 7: Finalmente una gara senza sbavature, dove nessuno può opinare nel giudizio, priva di errori. La grande esperienza di portiere di livello internazionale viene fuori con il passare dei minuti. Sempre preciso con i piedi e attento tra i pari; mostra sicurezza anche nelle uscite, sia alte che basse. Un vero numero Uno!

Rosi 5,5: Sarebbe ingiusto in linea teorica non dare la sufficienza a tutti dopo una bella e importante vittoria come questa, ma se la Roma ha sofferto qualcosa, lo deve per la maggior parte dei casi al differente livello dei suoi esterni rispetto a quelli del Napoli. Ce la mette tutta, correndo su e giù per la destra, ma il duello con Zuniga a volte risulta impari. Generoso!

Juan 7: Quando è in condizione non ce n’é per nessuno. In settimana si discuteva sul fatto di dover confermare De Rossi al centro della difesa, ma la sua prestazione dimostra che la Roma è coperta anceh dietro, almeno al centro. Guida bene il reparto insieme al compagno argentino contro clienti difficili come Cavani e Lavezzi. Bentornato!

Heinze 6,5: Le grandi partite difficilmente le sbaglia. Derby, Juventus e Napoli ne sono la dimostrazione evidente; quando la concentrazione lo assista dimostra di essere ancora un centrale di tutto rispetto, a discapito dei 33 anni suonati. Roccioso!

Taddei 5,5: Discorso per lui simile rispetto a Rosi. L’abnegazione non manca di certo, ma con Maggio sono dolori; si salva grazie all’imprecisione dell’avversario partenopeo che i n troppe occasioni, dopo averlo saltato, spreca tutto malamente. In difficoltà!

De Rossi 7,5: Monumentale. Da centrale o da centrocampista, la musica non cambia: quando uno è un campione lo è a prescindere dal ruolo. Tornato davanti alla difesa dopo la positiva parentesi con la Juventus, prende in mano la squadra sia in copertura che in fase di ripartenza. Troppa roba per la mediana del Napoli che subisce il suo strapotere tecnico e fisico. Fuoriclasse!

Simplicio 6,5: Partita diligente, precisa, secondo il volere del mister. Interpreta al meglio le indicazioni del pre-partita condendo il tutto con piacevoli sortite offensive. Nel finale realizza il gol della tranquillità (anche con un pizzico di fortuna, dimostrando di poter essere ancora utile alla causa. Prezioso!

Greco 6: A volte poco preciso nel palleggio e nella rifinitura, ma sempre al servizio dei compagni. La sua discreta esperienza lo fa preferire a Viviani e la scelta di Luis Enrique viene ripagata da una buona prestazione del ragazzo romano. I mezzi non sono straordinari ma la testa è quella del giocatore vero. Diligente!

Lamela 6,5: Il ragazzo argentino va ancora a sprazzi ed è normale vista la tenera età ed il cambio di vita che ha dovuto affrontare nel trasferimento dall’Argentina all’Italia. Il primo gol è forse più merito di De Sanctis che suo, ma la qualità esce fuori ogni qual volta provi a puntare l’avversario. Si sacrifica in fase di copertura come un vero terzino, dimostrando di crederci fortemente e di avere qualcosa in più rispetto al classico sud americano scapestrato. Genio assennato!

Osvaldo 6: La sufficienza è d’obbligo visto il gol del raddoppio, da centravanti vero in anticipo sul diretto marcatore. Sbaglia però almeno un paio di gol fatti che gridano vendetta. Nella ripresa sale di tono, lottando con il solito cuore. Può e deve essere più cinico!

Totti 6,5: Il capitano illumina la scena sulla trequarti. Viene incontro, fa salire la squadra, offre sempre una soluzione utile ai compagni. Perfetto l’assist per il 2-0 del centravanti italo-argentino, con un cross basso al bacio che doveva solo essere spinto in rete. Con lui è tutta un’altra Roma. Imprescindibile!

Bojan (dal 22’ s.t. per Lamela) s.v.: Entra con la partita ancora nel vivo e cerca di dare il suo contributo. Non si mette molto in evidenza ma tutto sommato non si rivela una scelta sbagliata.

Perrotta (dal 37’ s.t. per Greco) 5,5: Merita il voto per l’occasione fallita sul 2-0 che poteva chiudere definitivamente la gara: ciabatta dal limite dell’area tra le braccia di De Sanctis con tutto il tempo di piazzare la sfera nella porta spalancata. Sciupone!

Viviani (dal 44’ s.t. per Totti) s.v.: Solo passerella!

All. Luis Enrique 6: Ripete con successo alcune mosse tattiche provate con la Juventus, con il sacrificio di Osvaldo e Lamela sulle fasce per consentire a Totti di essere libero di inventare centralmente. Riesce ad ingabbiare il Napoli di Mazzarri, incapace di sprigionare spesso la sua proverbiale velocità devastante. Lui dice di non essersi italianizzato, ma noi già vediamo una versione 2.0. Evoluto!

Arbitro Celi 6: Qualche protesta in occasione dei due gol annullati al Napoli ma nel complesso non commette gravi errori; forse mal assistito nelle occasioni chiave dai due collaboratori. Non risulta un fattore del match!

A cura di Angelo Papi

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