GAZZETTA DELLO SPORT. Una Roma da over «Vecchietti sì ma ancora buoni…» Idea Nilmar. Baby Curti verso la Juve

Quando il «mental coach» Llorente finisce espulso già nel primo tempo per proteste («Dobbiamo stare caldi — dirà — altrimenti stiamo a casa». E l’autocontrollo? Urge ripasso), si capisce che siamo in presenza di una partita speciale. Non a caso alla fine sarà tutto un «tweet» di uccellini giallorosso: da Gago a Kjaer sino a Shergul, direttore del digital business del club, tutti benedicono il successo a Napoli di una grande Roma guidata da un Luis Enrique che, sorridendo, fa due ammissioni: «Le vostre conferenze stampa sono stancanti; non vedo l’ora di tornare a casa a Barcellona, i miei amici mi chiedono se mi hanno già ammazzato».
Rosi & Simplicio Poi tocca ai protagonisti. «Ho iniziato bene questa stagione, poi ho avuto l’incidente con la Lazio ma non ho mai mollato — dice Rosi —. È stata una bella vittoria, fare tre punti a Napoli era difficilissimo. A Luis Enrique bisogna dare tempo e fiducia, ha una sua idea e bisogna rispettarla, è una grande persona. Stavolta però la Roma ha saputo soffrire. Le punte rientravano, l’allenatore ce lo chiede da tempo di attaccare in undici e difendere in undici. Vogliamo continuare su questa strada e fare più punti possibili». Tocca a Fabio Simplicio. «Noi esperti sappiamo bene com’è il calcio italiano. Io non ho mai mollato, Luis Enrique mi aveva detto che avrei segnato e così sono a 40 reti in Italia, sono fatto per il vostro calcio. In questa stagione voglio arrivare a farne 5-6. Chi fa questo mestiere deve essere sempre pronto. Ho lavorato con impegno e sono stato premiato. Con il Napoli non è mai facile, però li abbiamo messi in difficoltà. Questa è una squadra giovane che si sta formando, una crisi vera non è mai esistita».

Roma-Bologna

Verso Bologna Per il match di mercoledì contro il Bologna proveranno il rientro in gruppo il malinconico Pizarro e lo scalpitante Kjaer. Più difficile che possa riaggregarsi Gago, a cui per questo pare sia concesso di tornare in Argentina con qualche giorno di anticipo. Il ritorno al lavoro dovrebbe essere il 30 per tutti. Domanda: col rinnovo di De Rossi in canna? «Diciamo che sta diventando un siparietto — dice l’a.d. Fenucci —. Stiamo andando avanti. C’è la buona volontà delle parti di trovare un accordo ma i tempi sono difficili da quantificare». Come per il progetto. «Il nostro orizzonte è molto lungo. Una partita non cambia la voglia degli azionisti di investire. Non viviamo il risultato sul momento. Vogliamo raggiungere una qualità nelle prestazioni che sia quella che si aspettano i tifosi». A Napoli, perciò, è stato come vivere le anticipazioni di un film di successo. E chissà se Aurelio De Laurentiis sarà geloso…

La Roma ha perso quasi tutto il vantaggio accumulato per il giovane talento Curti, baby difensore del Perugia. Nonostante un accordo già raggiunto tra le due società, il ragazzo pare aver scelto la Juve, la squadra del suo cuore. Ci si consola con Nilmar? Oltre al sancito interesse per Paulinho (Corinthians), c’è da segnalare come la punta del Villareal non sembri più un sogno impossibile. Dice il suo manager Orlando Da Hora: «Stiamo lavorando bene e penso di poter chiudere l’affare con la Roma». Il club giallorosso, sapendo di una quotazione intorno ai 18-20 milioni, per ora ufficialmente frena. In ogni caso c’è prima da piazzare Borriello, che è sempre più vicino al Marsiglia, visto che il Tottenham deve prima cedere Pavlyuchenko. Dal Brasile poi rilanciano: «Su Casimiro la Roma c’è ancora». Possibile, ma ora il club è alle prese con tavoli meno nobili. Quello col Parma per il riscatto di Borini, ad esempio, con gli emiliani interessati a Simplicio (che piace anche al Bologna, ma partirà solo per un’offerta vera), Cassetti e Okaka (nel mirino anche del Lecce).

Fonte: gazzetta dello sport

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