JOSE’ ALBERTI: “Meglio Alvarez di Lamela”

Erik Lamela in azione

Anche se per ora il nostro campionato dice il contrario, l’operatore di mercato Josè Alberti che lavora soprattutto con i talenti argentini ha affermato che: “Lamela non è ancora pronto del tutto dopo l’infortunio nel Mondiale U20 ma è untalento naturale. C’è una cosa da migliorare, il suo fisico, io l’ho detto anche a dei dirigenti della Roma che lui può diventare uno dei migliori giocatori d’Europa, ma prima deve fare almeno un anno e mezzo di palestra per mettere su quei 4-5 chili che lo aiuterebbero molto a diventare un grosso giocatore. Lo segnalai al City quando aveva 14 anni ma non hanno creduto in lui, era troppo piccolo, ed è rimasto a farsi le ossa al River Plate. È mancino, vede bene il gioco e partendo dalla trequarti può diventare veramente uno dei migliori, invece   per me Ricky è più forte di Lamela. L’ho segnalato io al Velez ed hanno vinto gli ultimi 2 campionati in Argentina perché  il tecnico lo faceva entrare sempre gli ultimi 20 minuti e quando entrava la sua forza fisica, la sua intelligenza ed il suo sinistro, migliore di quello di Lamela, facevano la differenza. Nell’Inter oggi non deve iniziare titolare, deve bensì entrare al massimo nell’ultima mezz’ora e lui ti rivolta la squadra. Non bisogna dargli particolari indicazioni, va lasciato libero perché non perderà il pallone e non sbaglierà nessun passaggio, salta uomini con semplicità innata ed anche lui, con 4-5 chili in più, può diventare il nuovo Corso“.

Andiamo a ripercorrere le tappe di questa vicenda : in estate Roma ed Inter hanno combattuto fino all’ultimo per accaparrarsi le prestazioni dell’ex giocatore del Velez. Walter Sabatini aveva la situazione in pugno, riuscendo ad ottenere anche un opzione, ma poi tutto di colpo tutto sfumò con la “rabbia” dei tifosi giallorossi per il mancato acquisto e con il conseguente passaggio all’Inter. Tutti iniziarono a chiedersi se Walter Sabatini fosse in grado di essere il direttore sportivo di una grande squadra come la Roma, dopo aver lavorato  solo con squadre medio-piccole. Poi arrivò la firma di Erik Lamela e tutto si calmò. Lamela si infortunò alla caviglia nel Mondiale Under 20, mentre Alvarez dava spettacolo in precampionato con l’Inter. Poi per colpa (o merito) di Snajder , Ricky fin qui ha conosciuto quasi solo la panchina, mentre Erik dopo 8 minuti dal suo esordio in campionato era già diventato un idolo con uno strepitoso goal. I paragoni per l’ex giocatore del River Plate in queste ultime ore si sprecano, c’è chi dice che assomiglia a Kakà ma con più tecnica, chi invece dice Cristiano Ronaldo. Quello che è sicuro che il futuro è tutto per Erik Lamela, destinato (il più tardi possibile) a prendere l’eredità che gli lascerà Francesco Totti dopo aver appeso gli scarpini al chiodo.

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