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LIVE. Luis Enrique: “Fisicamente e mentalmente la Roma sta bene. Totti fondamentale sempre, Pjanic ci sarà”

Luis Enrique

Il mister Luis Enrique, puntualissimo, arriva nella sala stampa alle 12:30 per partecipare alla conferenza stampa pre-derby di domani sera, che si giocherà alle 20:45.

Quanta pressione sente per questo primo derby da tecnico della Roma?

Che è una partita speciale l’ho visto due mesi fa. Che è molto importante per tutti, tifosi, società e noi è normale. Arriviamo al momento giusto e ottimo. Ho visto lavorare la squadra con l’atteggiamento migliore da quando sono qui”.

Cambia qualcosa in vista del derby per quanto riguarda il ritiro?
“Non cambiano le regole del calcio, è una situazione particolare. Sanno ottimamente cosa devono fare come professionisti, chi vuole rimane qui, chi non rimane va a casa sua e prepara la partita come sempre”.

Il pensiero del mister su Totti

“Prima di tutto mi spiace per quello che è successo a Francesco, per noi è sempre importante e contro la Lazio di più. Questa è una situazione che è normale che succeda”.

Quali sono le condizioni fisiche di Pjanic

Pjanic è un caso come gli altri calciatori che tornano dalla Nazionale, è sempre difficile vedere in che stato viene. Oggi si è allenato bene al 100%, è a disposizione, sono contento”.

Ha lanciato un messaggio ai giocatori?
“Ho parlato quanto ne avevo bisogno. Quando arrivano queste partite è importante che il giocatore abbia fiducia che adesso c’è. Tre settimane fa i tifosi chiedevano qualche risultato positivo, ora c’è fiducia. E’ una partita speciale ma non è una cosa incredibile, non ho cambiato il mio modo di lavorare”.

Domani si affrontano due squadre alla pari?
“Non lo so. La Roma andrà a fare la sua partita, noi tenteremo di vincere e sappiamo che è una situazione importante per i tifosi”.

Loro con Klose e Cissè, la Roma con Osvaldo e Bojan.
“Ho visto che Klose si è allenato con la squadra. Questo tipo di partite motivano più i calciatori, fanno tutto il possibile per partecipare. Mi piace che Klose giocherà, ma noi siamo forti. Penso sarà una partita difficile, ma con il sostegno dei nostri tifosi potremo fare il nostro calcio”.

Perchè la Roma non fa il ritiro pre partita?

“Assolutamente no, le regole valgono sempre. Chi vuole rimane qui, ma non è obbligatorio”.

Cosa ne pensa di ciò che è accaduto ieri con la polizia?

Non ho chiamato, non so il numero. Però quando ci sono i calci piazzati ci sono cose che è meglio che non si vedano”.

Un giudizio su Lamela.

Sono contento, si è allenato benissimo. Ricordiamoci che ha 19 anni, ma può essere molto importante. E’ pronto per entrare in campo”

Come sta Stekelenburg?

“Stekelenburg ha fatto tutta la settimana con noi, è pronto”.

Quante possibilità ci sono di vedere Borriello dall’inizio? Chiaro, la stessa che hannoBorini, Bojan ed Osvaldo. Ma ti manda Reja?”.

Sulle statistiche del derby.

“Non sono innamorato delle statistiche, ma penso a cosa posso fare di più per aiutare la squadra. Non mi metto nei panni dell’altro allenatore, penso a cosa posso fare io”.

Sono disponibili Juan e Gago?

“Si sta allenando con noi da 3 settimane. Stesso discorso vale per Gago e per tutti quelli che sono nella lista dei convocati”.

Che opnione ha di Klose?

In queste partite, i giocatori più sono bravi e più sono motivato. Mi piace che Klose ci sarà, che giocherà. Noi arriviamo in un ottimo stato, sarà una gara difficile, ma grazie ai nostri tifosi e all’atmosfera giocheremo il nostro calcio. Le loro diagonali sono molto pericolose, hanno queste qualità. Cerchiamo di fare questo lavoro, durante la settimana abbiamo lavorato per far fronte a tutto. La tattica? La lavagna è sempre magica, io non ho mai sbagliato sulla lavagna. E’ molto più importante controllare le emozioni, la testa, e non è facile visto l’ambiente che vuole vincere. Loro sono professionisti e devono saperlo fare”.

Pizarro può fare il trequartista?

“Potrebbe fare il trequartista, ha la qualità di puntare, di fare l’assist. Può giocare anche come interno, ho una rosa ampia e ho ampia scelta. Mi piace questa situazione. E’ più difficile per l’allenatore avversario quando non sa come posso mettere in campo i giocatori”.

E’ cambiato il modo di giocare della Roma?

Continuo ad imparare ad ogni partita, allenamento, vedendo le partite degli altri. Non cambio il mio modo di giocare. La Roma ha bisogno di un’idea di calcio propositiva. Il mio obiettivo è ottenere il massimo dai miei giocatori. Continuo comunque a imparare ogni volta, tantissimo, ma non negozio con la squadra il modo in cui voglio giocare”.

Ha deciso il rigorista in assenza di Totti?

“Ci sono tante opzioni. Abbiamo 2-3 grandi rigoristi. Speriamo di avere questa situazione, però dobbiamo arrivare in area perchè succeda qualcosa di simile”.

L’urlo e l’abbraccio prepartita, nel derby, potrebbe esser fatto sotto la curva sud?

“Mi piace tanto il rapporto cje c’è tra tifosi e squadra. Adesso c’è sintonia, ma non so, la nostra panchina sta lontana, magari l’arbitro fa casino, ma mi piace avere questo rapporto con la tifoseria. Il campo nuovo? Ha un bell’aspetto, ci alleniamo bene lì”.

Anche per lei Reja può esser l’uomo-derby, come ha detto scherzando Totti?

“Io ho il massimo rispetto per gli allenatori, capisco che c’è una specie di freschezza a Roma, è bello. Ma ho il massimo rispetto per allenatori e calciatori, non parlo di questo”.


Cosa le dicono i giocatori o tifosi della Lazio che vivono all’Olgiata?

Non ho visto nessun giocatore, solo tifosi romanisti che mi dicono di vincere il derby. I laziali li ho incontrati, mi hanno fatto i complimenti. E’ una rivalità interessante, sana, davvero. E noi che siamo in una situazione di responsabilità dobbiamo trasmettere questo”.

Ad inizio stagione ci sono stati dei momenti di difficoltà, la società ti è stata vicino?

L’ho detto più volte, la società mi ha sempre sostenuto, mai ho percepito dubbi. Non è detto che non possa succedere in futuro, nel calcio non si sa mai, ma il compito dell’allenatore è pensare al presente. Non esiste il futuro. Il rapporto con i tifosi? Loro credono in questa squadra, mi incoraggiano di continuo”.

Come va l’inserimento di Josè Angel nella Roma ed in Italia?

“Ha 22 anni, ha dovuto cambiare paese ed adattarsi a tantissime situazioni. Siamo contenti del suo rendimento, deve ancora migliorare molto, è arrivato in un grande club, può imparare molto, deve avere la mente aperta per sfruttare al massimo questa esperienza indescrivibile, di vivere in una città ed in un club unici. C’è concorrenza anche nel suo ruolo, anche se qualcuno pensa non sia così. La concorrenza è fondamentale”.

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